Primogeniti, secondogeniti, terzogeniti: due teorie completamente opposte

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“I fratelli maggiori sono più intelligenti”

Tra fratelli le prese in giro non mancano mai: chi sarà il più bravo? Chi il più intelligente di tutti? A dare una risposta a questa ultima domanda è arrivata una ricerca tedesca, secondo la quale il più anziano è dotato di una intelligenza maggiore rispetto al fratello o ai fratelli minori. La differenza è lieve (il quoziente intellettivo si abbassa di 1,5 punti in ogni nuovo nato), ma tanto basta per far cantare vittoria al primogenito.

I ricercatori della Leipzig University hanno analizzato tre studi, che hanno coinvolto più di 20mila persone provenienti da Germania, Stati Uniti e Gran Bretagna. I dati presi in considerazione includevano i risultati dei test di personalità e d’intelligenza. Secondo quanto osservato, il quoziente intellettivo si abbassa di livello dopo il primo figlio, mentre nessuna differenza tra i vari fratelli è stata notata sul piano della personalità, nonostante studi precedenti abbiano ipotizzato che l’ordine di nascita influenzi anche tratti del carattere.

Gli scienziati non sono ancora in grado di spiegare questo lieve dislivello tra fratelli. Rimangono solo delle ipotesi: “Una teoria è che i figli successivi ricevano attenzioni ‘diluite’ da parte dei genitori. Mentre il primogenito riesce ad ottenere quasi tutta la loro attenzione, almeno per alcuni mesi o anche anni, i fratelli minori devono, invece, dividerla con l’altro, fin dall’inizio”, spiega la ricercatrice Julia Rohrer.

Ma c’è anche un altro possibile fattore: “Il primogenito insegna e svolge quasi una funzione di ‘tutor’ nei confronti dei più piccoli, mostrandogli come funziona il mondo”. Questa componente dell’insegnamento potrebbe avere un ruolo importante nello stimolare l’intelligenza del bambino. “Insegnare richiede il possesso di capacità cognitive: i piccoli devono così riportare alla mente le loro conoscenze, strutturarle ed elaborare il modo più giusto per esprimerle e renderle comprensibili agli altri – aggiunge la Rohrer -. Tutto questo dà un importante input alla loro intelligenza”. Un’intelligenza per la quale dovrebbero forse ringraziare proprio loro, i fratelli minori.

Ilaria Betti, L’Huffington Post Pubblicato: 20/10/2015

 

Primogeniti più intelligenti? Solo perché il terzo non è ancora cresciuto!

Esattamente come accade per i nomi sulle lattine Coca Cola, per la bufala sul Facebook a pagamento o per le nuove modalità di pagamento del canone Rai, ciclicamente ritorna ad impazzare sui nostri media anche la solita storia sull’intelligenza presumibilmente superiore dei primogeniti rispetto ai fratelli minori. Ed ogni volta la giustificazione è diversa.

Questa volta sembrerebbe che a determinare una maggiore intelligenza per i primogeniti siano gli stimoli ricevuti dai genitori, maggiori rispetto a quelli donati ai secondogeniti forse perché boh, con la seconda gravidanza non c’è l’effetto novità e dunque chi se ne frega, lascia che il pargolo cresca da solo. Siamo seri, non vorrei apparire come lo sciichimico di turno, ma ogni qual volta che leggo articoli in merito c’è sempre qualcosa che mi puzza, qualcosa che non va.

Ebbene, sfogliando le pagine e pagine consumate sull’argomento “primogeniti più intelligenti del figliame seguente”, sembra che i ricercatori nel fare le loro considerazioni si dimentichino di un piccolo, fondamentale particolare: i terzogeniti. Perché sì, vivere da terzogeniti non è l’avventura migliore al mondo, ma è quella che può renderti il migliore. Esperienza personale, ovviamente.

Eppure l’ostracismo che i giornalisti fanno nei confronti di noi terzi arrivati è ingiustificato, ma anche il prenderci sottogamba dei ricercatori non ha motivo di essere. In un ipotetico trattato che potrebbe intitolarsi “Fenomenologia dei terzogeniti: l’ottenimento della perfezione”, sarebbero infatti proprio i terzi arrivati in famiglia a battere la concorrenza dei primi due, e probabilmente anche quella dei genitori. Vi spiego sinteticamente la mia tesi; 1° figlio: genitori ossessivi. 2° figlio: genitori attenti. 3° figlio: genitori che ormai conoscono a memoria le fasi della crescita e dunque le ignorano facendo in modo che queste arrivino a compimento da sole.

È un concetto semplice, i terzogeniti devono battere una concorrenza agguerrita già consolidata a suon di stimoli e carezze, ma senza avere un’adeguata dose di stimoli e carezze da parte di genitori e parentame tutto. Dunque, d’accordo con la tesi sviluppata dai ricercatori tedeschi, la stimolazione sensoriale diretta con cui i genitori solleticano i propri pargoli diminuisce notevolmente passando dal primogenito al secondogenito, fino ad abbattersi quasi completamente all’arrivo del terzogenito. E nel frattempo la vita dei primi due arrivati scorre serena nella bambagia, mentre il terzo osserva tutto aspettando che le gambe imparino a camminare. Ed è questa la parola chiave, il terzogenito “osserva”.

Con due esempi davanti che già sanno parlare, muoversi, camminare, colorare, fare le navi con i Lego e magari vanno anche a scuola e a tempo perso anche scrivono e leggono, il terzogenito diventa come una spia Samsung infiltrata tra le file della Apple per carpire i segreti industriali e idee di brevetti, da fare propri alla faccia di qualsiasi stimolo diretto. Un gran bel vantaggio, vero? Soprattutto perché beh, nonostante lo sforzo sia minimo e il risultato ottimale, i tuoi genitori mai penserebbero di sbatterti in tribunale per discutere la illegittimità delle tue capacità indirettamente acquisite; e dunque, mentre il primogenito e il secondogenito si contendono la fascia di miglior figlio dell’anno pendendo dalle labbra di chi li ha messi al mondo, il terzogenito li guarda entrambi e diventa il miglior figlio.

Detto popolare non mente, tra i due litiganti il terzo gode. Ed ecco spiegato perché il terzo figlio, cari ricercatori presumibilmente primi o secondogeniti, ha inevitabilmente più stimoli e conoscenze dei due precedenti nonostante nessuno glieli dia. E dunque, ecco spiegato perché il vero figlio più capace e intelligente è sempre il terzogenito.

 Ripreso da: http://www.pilloledivito.com

 

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