L’ansia può essere combattuta con la gentilezza

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È la principale nemica di se stessi, artefice di autosabotaggi nelle relazioni, sul lavoro e nella vita in generale. L’ansia miete vittime ogni giorno e ogni giorno si cerca un modo più efficace per tenerla a bada. Un modo semplice per farlo sembra esserci e l’hanno svelato due psicologi della University of British Columbia.

I soggetti più ansiosi, scrive il Washington Post, sembrano essere più introspettivi e una conseguenza dell’ansia è quella di chiudersi in se stessi. A partire da questo assunto Jennifer Trew e Lynn Alden hanno tentato di scoprire se gli atti di gentilezza verso il prossimo potessero contribuire ad alleviare l’ansia sociale.

Per rispondere a questa domanda sono stati analizzati 115 studenti universitari ansiosi, suddivisi in tre gruppi. Lo studio è durato 4 settimane, durante le quali è stato chiesto al primo gruppo di compiere tre atti di gentilezza, due volte a settimana, al secondo di esporsi in situazioni sociali (ad esempio parlare con uno sconosciuto, invitare un collega a pranzo) e al terzo semplicemente di tenere un diario nel quale annotare gli eventi della giornata.

Gli studenti del primo e secondo gruppo sono stati inoltre preparati con esercizi di respirazione, per far sì che riuscissero a gestire l’ansia nel momento in cui si mettevano alla prova.

I risultati hanno dimostrato che il primo gruppo, impegnato in gesti gentili, aveva riportato dei benefici. Gli atti di gentilezza, infatti, contribuiscono a rafforzare le relazioni sociali, l’impegno sociale e ampliare le reti sociali. Il tutto favorisce l’aumento dell’ottimismo, che a sua volta, com’era già stato dimostrato in altri studi, riduce l’ansia.

Per godere di questi benefici non servono gesti eclatanti. Un semplice grazie, un aiuto in qualche faccenda domestica, può avere risvolti terapeutici inaspettati.

L’Huffington Post  |  Di Silvia Renda    08/04/16

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